PROVE TECNICHE DI RAGGIRO. DALL’ILLUSIONE ALLA TRUFFA?
BASTA CON LE MENZOGNE
Dopo l’incontro del 6 giugno, recepita la posizione del direttore, chiunque fosse in buona fede avrebbe capito che non ci sono spazi di manovra.
Sappiamo tutti che il problema principale è l’accordo del 10 gennaio e non basterà un pannicello caldo a liberarci da quel problema, ma sappiamo anche che per quel disastro dobbiamo ringraziare le os che lo hanno firmato.
In Doit Bologna il 10 gennaio non è riuscito ad oggi ad essere ratificato con un accordo territoriale grazie alla forte opposizione che i manutentori hanno saputo esprimere.
Fit Cisl ed Orsa, territorialmente (Fast e UGL firmerebbero ma sono irrilevanti) hanno più di tutti sofferto questa resistenza dei lavoratori, si sono messi in attesa e adesso, tentando di approfittare del peso, della fatica e della stanchezza dei manutentori, tentano di poter garantire al direttore la testa di tutti i lavoratori che non vogliono vedersi rovinata la vita per sempre.
Perché sia chiaro, l’obiettivo di questi sindacati al pari dell’azienda è poter affermare il recuperato controllo, piegare la resistenza e rendere formalmente lecito quello che l’azienda oggi fa unilateralmente.
Questa riorganizzazione fa acqua da tutte le parti, le difficoltà dei CUM stessi sono evidenti a chi le vuole vedere, un disastro che se non lo assecondiamo, sarà costretto a venire alla luce.
Le menzogne dette in assemblea, in alcuni momenti a dir poco paradossali, danno il senso di quali siano gli scopi di questi sindacalai che non riescono mai a non smentirsi.
In questi giorni la Fit Cisl ha tirato fuori il decalogo delle panzane sui vantaggi dell’accordo, un po’ come le tabelline che ha fatto circolare sui vantaggi del nuovo CCNL.
È evidente come l’azione di questi sindacalai si basa sull’assunto che siccome loro hanno deciso di farci fare una vita di merda, firmando il 10 gennaio, noi dovremmo accettarlo passivamente.
Per permettere a questi signori di continuare a giocare impuniti sulla nostra pelle, rinnovo CCNL docet, dovremmo rassegnarci a far decidere a loro quando abbiamo il diritto di respirare oppure no.
Restando al tema, nel volantino dei sogni 2 cose sono risultate chiare, la prima è quanto mascherate siano le bugie che raccontano, se sei in doit firmataria i turni è le prestazioni sono simili alle nostre, quello che cambia sono le ore di riposo, non è vero che le doppie notti non le fanno, non è vero che il turno resta quello, lo cambiano in continuazione, non è vero che non fanno anche più di sette giorni di prestazione, i famosi 10 giorni consecutivi, non è vero che il cambio turno con 48 di anticipo è legittimo, lo sarebbe se fanno l’accordo e lo scrivono ovviamente, la seconda come siano omesse le posizioni peraltro assai chiare presentate al tavolo dall’azienda, che avoca a se il diritto di fare quel che le pare.
Ma soprattutto, doit firmataria o no questo modo di lavorare di merda sta schiacciando tutti ed è li che dovremmo concentrarci, perché chi oggi ci rassicura è chi ci ha prima messo nella merda e ora pretende che ci rassegniamo a mangiarla.
Nell’iconografia Western, la scena degli avvoltoi che svolazzano sulla testa della vittima in fin di vita nel deserto è tristemente un classico, ma pur complimentandoci con Fit Cisl ed Orsa che sembrano aver imparato a volare, consigliamo loro di cercare cibo altrove.
Con l’accordo, incassata la legittimazione di quanto fin qui imposto, l’azienda si sentirà ancora più libera di forzare sull’azzeramento della sede di squadra come punto di raccolta, girare come trottole, che oggi accade più per abituarci a farlo che perché serva realmente, diventerà la base dell’organizzazione del lavoro, il tutto senza punti di riferimento normativi, perennemente in ostaggio dei CUM che potranno fare e disfare della nostra vita a piacimento?
Comprendiamo la sofferenza, ma non possiamo non considerare le conseguenze, un accordo nel solco del 10 gennaio alle condizioni aziendali equivale a bere acqua avvelenata, si può pensare risolutivo bere acqua avvelenata se si ha molta sete?
PER QUESTO INVITIAMO CHI NON LO HA ANCORA FATTO, A VOTARE NO ALL’ACCORDO TERRITORIALE NELLA DOIT BOLOGNA. NON SI PUO’ VIVERE UNA VITA INTERA A QUESTE CONDIZIONI, SE PENSIAMO AI PIU’ GIOVANI PARLIAMO DI DECINE DI ANNI. INOLTRE DOBBIAMO IMPEDIRE CHE QUESTO DIVENTI POSSIBILE IN MANIERA DEFINITIVA PER MANO NOSTRA.
LE VITTIME, LA FOSSA SE LA SCAVANO SOLO NEI FILM!
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