“Dal cattivo pagatore prendi quello che puoi”
È questa la frase che ha echeggiato come un mantra in questi giorni, tra trattative per il rinnovo del contratto, referendum e incontri tra lavoratori e sindacati. Un’espressione amara, che sembra voler giustificare l’accettazione del minimo indispensabile, come se accontentarsi fosse ormai l’unica via percorribile.
Ma dietro questa apparente rassegnazione si cela qualcosa di ben più profondo e preoccupante: l’abbandono della lotta per i nostri diritti, il silenzioso arretramento di fronte a chi da anni riduce la dignità del nostro lavoro a una mera questione di numeri.
Accettare l’essenziale “perché tanto non si può ottenere di più” è il vero pericolo. Significa chinare il capo, firmare con amarezza la rinuncia ai nostri diritti, e convincerci che va bene così. Significa, in fondo, chiamare “accordo” quella che somiglia sempre più a un’elemosina.
Oggi non c’è nulla da festeggiare.
Il sì al referendum non rappresenta una conquista, ma piuttosto un sintomo: quello di un corpo sociale che ha smesso di credere nel cambiamento, che preferisce un piccolo sì al rischio di alzare la voce e pretendere ciò che ci spetta. È una resa silenziosa, un funerale mascherato da accordo.
Non è solo un contratto a essere stato svenduto, ma una visione del lavoro dignitosa, giusta, costruita con anni di impegno e sacrifici.
E allora no, oggi non brindiamo.
Oggi ci fermiamo, riflettiamo e, soprattutto, ricordiamo a noi stessi che meritavamo di più. E che non può finire così.
ADESSO TOCCA A NOI!
E’ IL MOMENTO DI ALZARE LA TESTA ED ESSERE TUTTI UNITI!
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NO
Le forzature aziendali devono essere fermate. È fondamentale difendere i diritti dei lavoratori e contrastare le intimidazioni anche contro i nuovi assunti. La solidarietà tra i lavoratori è cruciale per proteggere la libertà e la dignità sul posto di lavoro.
SI’
Diamo voce ai lavoratori di RFI, consentendo loro di esprimere opinioni, preoccupazioni e richieste riguardanti la loro esperienza lavorativa.
NO
Al continuo rinvio del rinnovo del contratto e alle RSU scadute da troppo tempo, i lavoratori reagiscono con determinazione, esprimendo preoccupazioni e richieste fondamentali per migliorare le loro condizioni lavorative.
SI’
Alla nostra presenza ai tavoli di trattativa, ci impegniamo a difendere i diritti e gli interessi dei lavoratori, portando avanti richieste concrete e necessarie per garantire un ambiente lavorativo sicuro e dignitoso.