L’indignazione dei lavoratori per la firma del contratto sta generando iniziative che vedono nello sciopero del 3 l’occasione per esprimersi. Capiamo la reazione emotiva ma mischiare tutto e banalizzare il senso dello sciopero non aiuterebbe nessuno dei due obiettivi, resta quindi centrale la ragione per cui è indetto lo sciopero del 3 giugno, ed è ancora più importante di prima l’iniziativa al DLF di Bologna. Dobbiamo riprenderci in mano tutto, seguire l’onda senza un filo logico, non serve a nessuno.

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